Prima di parlare delle motivazioni che si possono celare dietro al pianto del gatto‚ bisogna imparare a riconoscerlo.
Innanzitutto‚ va detto che i gatti non producono lacrime come gli esseri umani e‚ se ciò accade‚ allora è necessaria un’attenzione veterinaria‚ perché molto probabilmente si tratta di un’occlusione al condotto lacrimale o di un’infezione agli occhi.
Il pianto di un micio è un suono stridulo e acuto‚ molto simile al pianto dei neonati; viene emesso per attirare l’attenzione e per questo non va assolutamente ignorato.
La prima cosa che possiamo subito chiarire è che‚ a differenza di quanto accade con gli esseri umani‚ i gatti non piangono di tristezza. Ciò però non significa che bisogna credere ai luoghi comuni che vedono i gatti come animali freddi e calcolatori. Piuttosto‚ potremmo dire che è attraverso numerose altre reazioni e comportamenti che il gatto esprime malessere morale: infatti‚ è assolutamente comprovato che sia in grado di percepire emozioni simili alle nostre e che quindi possa soffrire per un lutto oppure essere allegro.
Il nostro consiglio è quello di non allarmarsi al primo piagnucolio del vostro micio‚ ma di cercare di comprenderne le ragioni.
Se il pianto risulta persistente e‚ in più‚ si verifica in corrispondenza di azioni che il gatto compie quotidianamente‚ a questo punto è bene avvisare il veterinario‚ che sarà in grado di determinare le ragioni del malessere.